martedì 28 aprile 2009

Tommaso De Pol

SCENARI DIGITALI

Adeguarsi al tempo che si sta vivendo, ecco tutto!
Può sembrare una frase fatta, ma è proprio così.
In questo caso specifico parlerò della professione dell’architetto, che ci riguarda in primo piano, ma potremmo estendere questo pensiero a tutto quello che facciamo ogni giorno.
In fondo tutto ciò che è nuovo è un miglioramento del passato, un amalgamarsi di nuove esperienze che tende sempre più ad un passo avanti verso la perfezione.
Sarebbe uno spreco da parte nostra non sfruttare ciò che viene dato, e sarebbe anche stupido perché bloccheremmo il processo perpetuo di crescita tecnologica che va avanti da secoli, millenni.
In queste poche righe vorrei concentrarmi in particolare sul fenomeno informatico degli ultimi anni: i social network, ed il loro rapporto che possono allacciare con la professione dell’architetto, dato che mi potrà riguardare da vicino visto che sto studiando per diventarlo.
Oramai i social network sono di dominio pubblico basta pensare all’enorme numero di utenti iscritti ad essi (Facebook in soli cinque anni di vita è riuscito ad arrivare a 200milioni di utenti attivi e il suo diretto rivale, Myspace, ogni giorno ha 4.500 nuovi iscritti), sia che essi possano essere gratuiti o a pagamento; ma in che modo questo fenomeno dilagante potrà influire sulla nostra professione?
Sicuramente potranno essere utilizzati per “farsi conoscere”, in poche parole una sorta di pubblicità, per mostrare, ad un vasto pubblico che difficilmente sarebbe raggiungibile, i propri progetti, le proprie idee e gli obbiettivi che si vogliono centrare con il proprio operato.
Grazie a queste nuove tecnologie, anche i tempi dedicati alla ricerca e all’ideazione di un progetto risultano più rapidi: c’è la possibilità di mettersi in contatto con il mondo intero e le sue nuove soluzioni che vengono proposte dal mondo dell’edilizia, le quali potranno facilitare la costruzione e realizzazione dei nostri progetti.
Però, secondo me, nel nostro paese, il limite più grande che frena la piena diffusione e il pieno sfruttamento di queste nuove tecnologie informatiche è la carenza di luoghi pubblici come parchi, negozi, la stessa città, in cui ci sia la possibilità di connettersi liberamente via wireless al web.
Io ne ho avuto un esempio tangibile in Francia, precisamente nella città di Parigi, in cui c’è questa importante possibilità: le persone, finito l’orario lavorativo si fermano all’aria aperta e tra una chiacchierata con i colleghi e gli amici hanno la possibilità di continuare il loro lavoro, senza sentirne il peso che altrimenti si percepirebbe rinchiusi dentro quattro muri.
Sono sicuro che questa tecnologia ottimizzerebbe ancor di più i processi di progettazione e produzione, sia nel campo dell’architettura ma anche in tutti gli altri campi lavorativi.
In conclusione voglio ribadire l’importanza di queste nuove tecnologie, che ci danno la possibilità di sperimentare nuove soluzioni e di scoprire le più diverse sfaccettature del nostro futuro lavoro.

Giusto per sorridere un pò:



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