mercoledì 29 aprile 2009

Giacomo Malvestio

Giacomo Malvestio, matricola 267393

L’evoluzione dell’architettura mondiale passa per lo sviluppo informatico. Oramai è dato certo e affermato, confermato dalle linee guida che all’estero, ma anche in Italia stanno partendo tanto dagli studi di architettura, quanto dagli insegnamenti universitari.
Sicuramente l’avvento del computer ha aiutato enormemente nel campo del calcolo, amministrativo, ma la grande rivoluzione è stata apportata dalla tecnologia cad, dal disegno realizzato in maniera digitale.

In questi anni c’è uno sviluppo molto ampio dei software che si dedicano all’architettura. I più diffusi sono ancora i CAD, cioè Computer Aided Design, cioè la tecnologia di disegno assistito. Questo metodo è generico non direttamente legato all’architettura, con il quale si può disegnare qualsiasi tipo di forma e soprattutto si può utilizzare per ogni tipo di campo. Il programma Cad in assoluto più utlizzato e famoso è sicuramente AutoCAD, il primo programma di questa tipologia sviluppato (pubblicato da AutoDesk già nel 1982).
In via di sviluppo è invece il CAAD, Computer Aided Architectural Design, è un particolare CAD però direttamente legato all’architettura, che utilizza soprattutto la tecnologia 3d, e nel quale non si parla direttamente di linee o punti, ma di forme geometriche pre-formate, che sono identificate come muri, porte, tetti, etc. Di questa tipologia, il software più famoso è ArchiCAD, della Graphisoft.

La grande rivoluzione che sta prendendo parte in architettura è quella del 3D. Oramai le realizzazioni non vengono più presentate con disegni solo tecnici, solo esecutivi, piante e sezioni in cui si capisce perfettamente il funzionamento strutturale della casa, ma non fanno assolutamente passare il funzionamento reale, la vivibilità, la bellezza dell'edificio. Si creano così delle animazioni, che prevedono una ricostruzione pari al reale dell'edificio, con anche (e soprattutto) una regia, atta a creare un interesse reale verso coloro che saranno interessati.

Ecco un esempio di animazione 3D, in questo caso è solamente un esterno di una villa.




La rivoluzione informatica mondiale ha tra le manifestazioni più chiare e si può dire sconvolgenti lo sviluppo del Social Network (o Rete Sociale in internet), che in termini generali significa un gruppo di persone collegate tra loro attraverso qualche rete, qualche legame comune. Nel caso del Web, con questo nome vengono identificati dei siti che permettono il contatto tra persone che hanno in comune interessi, amicizie, frequentazioni, studi o quant’altro. Questo fenomeno Web esplose nei primi anni di questo millennio, per arrivare oggi ad avere milioni di utenti che utilizzano frequentemente questi siti. I più utilizzati oggi sono:

  • Myspace – 253,145,404 utenti
  • Facebook – 200,000,000 utenti
  • Windows Live Spaces - 120,000,000 utenti
  • Habbo – 117,000,000 utenti

Nel caso dell’Architettura, non sono diffusi dei social network direttamente collegati a questo argomento, nonostante esistano ad esempio in facebook dei gruppi dedicati.

L’evoluzione dell’architettura legata all’informatica va ovviamente di pari passo all’evoluzione dell’informatica stessa, che in Italia assume dei caratteri di arretratezza rispetto agli altri paesi del mondo.
Una ricerca di Eurostat sottolinea come solo 4 famiglie su 10 in Italia navigano regolarmente in Internet, quindi percentuali molto basse, dovute (come riporta sempre la ricerca) a un’arretratezza soprattutto nella cultura informatica. La statistica ci dice anche che a livello Europeo il nostro Paese non compete assolutamente con le grandi nazioni, ma siamo appaiati con Romania e Bulgaria.
Tra i motivi dell’arretratezza italiana su questo campo, c’è lo scarso interessamento dei Governi che si sono susseguiti in questi anni verso questo settore, che implica sicuramente una grande spesa per lo sviluppo, ma è in assoluto la miglior forma di investimento per il futuro. Questo motivo veniva già esposto ormai 3 anni fa da Ennio Lucarelli (presidente dell'associazione delle imprese informatiche italiane Aitech-Assinform), che faceva notare come nel Rapporto Assinform 2006 sia indicato che la Pubblica Amministrazione ha applicato un taglio del 38% sugli investimenti per l’innovazione. Purtroppo a distanza di qualche anno la storia non cambia, come attesta il Rapporto Assinform 2008, nel capitolo riguardante le previsioni di crescita sul mercato ICT Italiano nel 2008, in cui si conferma l’idea generale che si aveva, cioè che in un momento di crisi come quella che sta coinvolgendo il nostro Paese e le altre potenze mondiali, la ricerca nell’informatica sia uno dei primi settori a subire dei sostanziali tagli.


Video Intervista a Giorgio De Michelis


(clicca nell'immagine per essere indirizzato al video)


Un’applicazione diretta dell’informatica nell’architettura è sicuramente la domotica. Nel libro “Manuale della Domotica (Tecnologie ed evoluzione dell’abitare)” di Stefano Bellintani è indicata un’interessante chiarificazione di questo termine, non ancora ben conosciuto dalla “massa”. Intanto termine “domotica” è un chiaro neologismo, che accoppia le due parole domus, quindi casa, è ciò chiarisce subito che riguarda l’ambito dell’abitare, poi il secondo termine è informatique (si pensava inizialmente potesse esserci una derivazione da telematique, che è utilizzabile però nel termine “domotronica”).
In ogni caso non esiste una definizione oggettiva e generale di domotica, ma vengono riportati alcuni interventi autorevoli che cercano di definire questa scienza:
Tutto ciò che in una casa è automatizzabile e programmabile grazie all’elettronica – Carati, Carlsson e Ravioli in “Analisi dei bisogni e previsioni di mercato relativi alla domotica”
Un processo o un sistema che provvede a migliorare lo stile di vita degli abitanti, rende la casa più confortevole, sicura ed efficiente – da www.eddhelms.com (Home Automation Association)

Molte altre sono i tentativi di definizione, ma quest’ultima potrebbe essere la più adatta a ciò che interessa a noi nella nostra ricerca. Infatti individua immediatamente i tre vantaggi maggiori che la domotica può portare nelle nostre cose (e non solo), cioè il comfort, la sicurezza e l’efficienza.
Si è arrivati al punto di poter controllare in maniera remota o automatizzare molte parti di un’abitazione:

Tra gli impianti “interfacciabili”, possiamo indicare gli impianti di riscaldamento e raffreddamento dell’abitazione, la completa automazione di tutte le aperture (porte, basculanti, cancelli, tapparella, etc.), l’irrigazione, le strutture audio/video. (Dati acquisiti dal sito di Megaitalia)
Una grandissima importanza ha anche la possibilità dell’utilizzo della domotica per la messa in sicurezza della nostra casa, sia per la protezione di atti vandalici, furti e simili, con l’automazione degli impianti d’allarme o il controllo remoto degli impianti di videosorveglianza, o per la sicurezza rivolta ai possibili pericoli che si possono creare nella vita di tutti i giorni, grazie alla possibilità di controllare fughe di gas, perdite di acqua o simili.













Mario D'Amato Responsabile Domotica Friuli Venezia Giulia Udine, 15 febbraio 2008. Casa intelligente presentata a Innovaction 2008








Una delle tecnologie più utilizzate per la domotica è il collegamento wireless, che come recita la letterale traduzione della parola significa "senza fili".
Questo permette un controllo remoto anche da telecomando o da controlli comunque distanti dalla postazione di controllo senza l'utilizzo di cavi, che n qualche caso possono non essere installabili.

La tecnologia wireless sicuramente può essere anche utile per l'architettura, ma soprattutto in generale per l'edilizia, per velocizzare e rendere migliore il processo che va dal committente a colui che acquista. Avere una connessione senza fili permette un collegamento istantaneo e uno scambio di dati in tempo reale ad esempio tra studio di progettazione e cantiere, tra studio e committente, o tra cantiere e committente, che magari vuole conoscere lo stato dei lavori. Tutto questo senza l'inutile intrancio di fili e cavi.

Wireless, utilizzo di software dedicati, possibilità di collegamento e contatti tra persone lontane fiscamente ma magari vicine negli interessi: ecco come l'informatica e internet possono aiutare l'architettura.


Bibliografia

Rivista del portale "edilia2000.it" - Speciale "Software e Tecnologia"



Manuale della domotica (Tecnologie ed evoluzione dell'abitare) - Stefano Bellintani - Ed. IlSole24Ore


Wired (Storie Idee e Persone che cambiano il mondo), n°3, Maggio 2009



Nessun commento:

Posta un commento