giovedì 30 aprile 2009

Benedetto Bertozzi






Bertozzi Benedetto, matricola 266735


Al giorno d'oggi la tecnologia riveste già un ruolo centrale nell'architettura. Basti pensare alla tecnologia CAD (computer aided design) che permette con relativa facilità la creazione di modelli sia 2D che 3D a partire da singoli elementi strutturali fino ad interi edifici o complessi. Lo sviluppo di tale tecnologia parte nel 1963 con l'embrionale sistema Sketchpad fino ad arrivare ai giorni nostri con programmi (quali AutoCAD ed ArchiCAD, per citare i più diffusi) alla portata di tutti i professionisti.



Tale sviluppo ha portato all'introduzione del rendering, ovvero un processo di resa 3D utilizzato oggi sopratutto nei videogiochi, in architettura. Tale processo permette di farsi un'idea tramite un riscontro 3D dell'edificio progettato.

Lo sviluppo di tali software ha portato indubbi vantaggi, i principali sono senz'altro due: la velocizzazione e la maggiore qualità nella produzione del materiale grafico relativo al progetto, e la possibilità di condividere rapidamente tale materiale in formato digitale. Negli ultimi anni il tema della condivisione è divenuto centrale grazie all'eccezionale sviluppo del mezzo internet, basti pensare che durante gli anni '90 la crescita degli utenti stimata è del 100% all'anno e il numero di utenti stimati da AMD a Gennaio 2009 è di 1,5 miliardi. Una rilevante fetta degli utenti internet totali è anche parte dei cosiddetti social network, ovvero reti sociali online in cui ogni iscritto crea il proprio profilo fornendo informazioni personali quali gusti musicali, hobbies, passioni ecc...

Ad oggi i social network più diffusi sono i seguenti:


- facebook, 175 milioni di uteni nel mondo e 5,5 milioni in Italia;

gli utenti crescono al ritmo di 41,666 all'ora, 850 milioni di foto uploadate al mese, ha raggiunto in 5 anni 150 milioni di utenti contro i 38 anni del televisore e i 14 anni del cellulare
- myspace.com, 81 milioni nel mondo, 2,1 in Italia;
- netlog, 42 milioni nel mondo, 3 milioni in Italia;
- badoo, 13 milioni nel mondo, 1,5 in Italia;
- linkedin, 36 milioni nel mondo, 400 mila in Italia
- twitter, 6 milioni nel mondo, 8.000 in Italia


I social network nonostante l'enorme diffusione non possono essere equiparati alle reti sociali reali, negli anni '90 uno studio dell'antropologo inglese Robin Dunbar stabilì che una vera rete sociale non si espande oltre i 150 membri, e che le vere relazioni di amicizia difficilmente superano il numero di 15 a persona. Considerato il fatto che la media degli amici di Facebook per utente è di circa 100 e che molti utenti si avvicinano alla soglia dei 5000 amici, si capisce facilmente come tale strumento venga spesso sottovalutato dagli stessi utenti. Se usati con intelligenza i social network non si limitano alla condivisione di foto o esperienze tra “amici” bensì possono divenire strumento di condivisione e divulgazione in senso lato, servono ai medici per avere informazioni su nuovi farmaci e per mettere a punto nuove terapie, diventano pensatoi sul futuro economico del mondo, e come in questi casi i social network possono diventare un grande strumento a favore dell'architettura. Tramite la visibilità fornita da tali strumenti un architetto può condividere con altri colleghi in tutto il mondo il proprio lavoro, ma può anche dialogare a distanza con la committenza in video conferenza mostrando allo stesso tempo il progetto. La questione purtroppo non è sempre così semplice, anche se in Italia stanno nascendo iniziative in tale senso (GreenPrefab ad esempio) l'impatto di queste nuove tecnologie non è ancora totale ed incontra ostacoli non indifferenti. L'Italia è un paese dalle tradizioni radicate in cui solo le ultime generazioni sono totalmente aperte alle nuove tecnologie, mentre le altre anche se non ostili trovano spesso grande difficoltà nell'apprendimento e nell'uso del mezzo tecnologico e informatico. Per questo le vere potenzialità di internet e dei social network, ma dello sviluppo informatico e tecnologico in generale saranno apprezzabili solo tra qualche anno, quando tutte le generazioni saranno nate e cresciute considerando la tecnologia qualcosa di naturale e funzionale nella vita di ogni giorno e per questo non avranno alcuna difficoltà a servirsi del mezzo informatico e non solo.

Senza dubbio la possibilità di usufruire di una tecnologia wireless a basso costo su tutto il territorio porterebbe una notevole facilitazione dell'uso e della gestione di dati. Sfruttando terminali portatili quali PocketPC,PDA, o computer portatili di ridottissime dimensioni e basso costo (es. eee pc) si possono gestire banche dati remote da qualunque luogo, senza essere costretti alla presenza fisica in studio ad esempio ma permetterebbe la creazione di uno studio di lavoro open-space, si possono condividere idee, foto e quant'altro con tempi immediati, gestire progetti a distanza come ipotizzato da Furio Barzon, tramite la creazione di un database di elementi 3D da comporre nel processo progettuale. Ad oggi sono molti i paesi che sfruttano la tecnologia WiMAX, ovvero una rete internet a banda larga wireless, questo tipo di rete porterebbe i grandi vantaggi di una rete internet veloce senza fili e quindi utilizzabile con molta più facilità rispetto ad una rete cablata. In Italia questo tipo di connessione è consentita ma ancora non è entrata in funzione a causa di un ritardo nelle aste per l'assegnazione delle bande di frequenza.

I recenti fatti di cronaca dimostrano come l'architetto moderno debba considerare come centrali questioni quali la sicurezza degli edifici, ma anche il risparmio energetico e la qualità della vita all'interno della costruzione (domotica). Un esempio di architetto attento al risparmio energetico è Mario Cucinella che tramite il suo progetto della casa 100k, una casa da 100mq al costo di 100.000 euro, dimostra come si possa risparmiare nella costruzione e nella gestione energetica della casa. Il suo progetto prevede pannelli fotovoltaici solari, sonde geotermiche, caldaia a biomassa, pale eoliche ed altre soluzioni completamente votate alla riduzione massima dell'impatto ambientale.



Un altro esempio di progetto che ha fatto del risparmio energetico la sua bandiera è quello di Emiliano Cecchini, il quale punta sull'off-grid, ovvero la costruzione di edifici che vivono dell'energia che essi stessi producono. La differenza tra energie rinnovabili e un sistema off-grid è semplice, tale sistema infatti non dipende dalla presenza del sole o del vento, ma trasforma l'energia accumulata in idrogeno che poi viene utilizzato secondo necessità. L'altro vantaggio dell'off-grid è quello di non avere vincoli esterni, non richiede infatti allacciamenti alle reti (elettrica, fogniaria ecc...). Anche i costi sono contenuti, sia quelli di urbanizzazione sia quelli dell'impianto, l'obiettivo è quello di produrre un sistema che costi il 10% dell'edificio e con bassissimi costi di manutenzione che garantiscono un riparmio a lungo termine.


Bibliografia:

Focus n.199-Maggio 2009

Wired n.03-Maggio2009

Computer Week Web n.17




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