“Se oggi mi chiedessero a quale strumento di comunicazione non potrei rinunciare fra radio, tv, carta stampata, telefono e internet, non avrei dubbi. Sebbene abbia un rapporto feticistico con la carta stampata, la potenza di internet è un’altra cosa. Racchiude le peculiarità di tutti gli altri mezzi e in più aggiunge una cosa fondamentale: il feedback in tempo reale di chi sta dall’altra parte, consentendo l’avvio di una conversazione. Un dialogo. Da pari a pari. Peer to peer. Che altro volere?”
Riccardo Luna,direttore di Wired Italia

Secondo alcune stime, gli utilizzatori di Facebook, uno dei social network più famoso al mondo, sono più di 200.000.000.
Il motivo principale di questo successo è l’interattività immediata, la possibilità di connettersi e comunicare con chiunque in qualsiasi momento, da qualsiasi luogo in cui ci si trovi e condividere idee, esperienze, immagini in tempo reale.
La parola chiave è quindi feedback, reazione, riscontro immediato. E questo vale sempre più anche per l’architettura.Internet ha aperto molteplici possibilità per la semplificazione e lo sviluppo di questa professione.
Attraverso molti social network come linked in, è possibile pubblicare sul Web il proprio curriculum e venire contattati da persone e aziende di tutto il mondo per scambi di informazioni, idee, offerte di lavoro. Inoltre, recentemente sono stati creati numerosi motori di ricerca specifici per l’architettura, al fine di condividere i numerosi materiali disponibili grazie ai nuovi strumenti digitali. Uno dei più importanti è il MACE, Metadata for Architectural Contents in Europe, finanziato dalla Commissione Europea.
Ma gli scenari possono essere ancora più sorprendenti.
Immaginate di accomodarvi sul divano, accendere il vostro portatile e poter dialogare con finanziatori, ingegneri, costruttori e produttori per realizzare, magari, un complesso residenziale in Cina. Senza dovervi recare per forza sul sito o incontrare face to face gli altri attori del progetto. Dal divano di casa vostra.
Sembra uno scenario fantascientifico, ma in realtà qualcuno ci sta già lavorando.

L’architetto Furio Balzon, direttore del Collaboratorio , e il suo team, hanno avviato il progetto Green Prefab, una piattaforma informatica per il settore delle costruzioni.
Con questa sarà possibile aggregare l’intera filiera delle costruzioni e creare così un nuovo sistema di progettazione e gestione della produzione edilizia tenendo conto di tre aspetti fondamentali:

Ambiente:materiali riciclabili, energie rinnovabili, smantellamento dell’edificio alla fine del ciclo di vita;
Società:architetture interattive e intelligenti, nuove forme e stili;
Economia: prefabbricazione e controllo dei costi, studio del ciclo di vita dell’edificio, controllo e incremento delle prestazioni.

In questi ultimi anni sono stati molti i progetti che hanno tenuto conto di questi tre aspetti (ad esempio il Centro sociale a Greensburg,Usa, progettato e realizzato da studenti dell'Università del Kansas), ma con l'ausilio di una piattaforma simile si potranno abbattere le barriere del tempo e dello spazio.
Ma il termine feedback può essere associato non solo alle relazioni tra persona e persona, ma anche alle relazioni tra persone e ambiente che le circonda. Si sta sviluppando sempre più la domotica, un sistema di nuove tecnologie utili a migliorare la qualità della vita nella casa, migliorare la sicurezza, risparmiare energia e ridurre i costi di gestione e semplificare l’utilizzo della tecnologia. Stanno nascendo gli “edifici intelligenti” che, con il supporto delle nuove tecnologie, permettono la gestione integrata, coordinata e computerizzata degli impianti tecnologici e delle reti informatiche in modo da monitorare continuamente i parametri ambientali e adattarvisi autonomamente.
Nel prossimo futuro, grande impulso a questo settore verrà portato dai sistemi wireless che permetteranno di creare vere e proprie WLAN in grado di connettere i vari sistemi domestici e permettere la loro gestione anche dall’esterno.
Il paese in cui si investe di più in queste nuove tecnologie è, attualmente, la Cina. Grande impulso in questo settore si ha anche in Usa e Nord Europa.
Come si colloca l’Italia?
Nel nostro Paese la diffidenza dei governi verso la tecnologia informatica è ancora molto alta, mancano leggi adeguate, ma soprattutto non vengono fatti sufficienti investimenti in questo senso. Fortunatamente c’è qualche eccezione, ad esempio la città di Venezia, dal 2008, dà la possibilità di collegarsi a internet wireless da tutto il territorio comunale a tutti i residenti e i visitatori, grazie a un sistema di cavi in fibra ottica. E in questi giorni sta nascendo Power House Italia, una piattaforma che darà la possibilità di conoscere tutte le migliori sperimentazioni in materia di efficienza energetica applicata all’edilizia residenziale.
La speranza comune è che questi non siano solo casi isolati.
Bibliografia:
Wired n°2, Aprile 2009
Wired n°3, Maggio 2009
Costruire n°311, Aprile 2009
Nessun commento:
Posta un commento