martedì 28 aprile 2009

Mariagiulia Vanzo

Mariagiulia Vanzo 267412

Da sempre, lo scopo dell’architettura è di progettare e in seguito di costruire, uno spazio dove l’uomo possa vivere e praticare le proprie attività. Quest’obiettivo persiste nei secoli, ma sono cambiati gli strumenti a disposizione dello stesso architetto. Un tempo il disegno era praticato a mano, solo verso gli anni ottanta si è iniziato a utilizzare programmi di disegno digitale. AutoCAD, il più importante tra questi programmi, risale al 1982. Oltre ad AutoCAD, nel campo della grafica 2d e 3d, si stanno sviluppando molti programmi utili e più immediati. Per esempio SketchUp prodotto da Google, sta avendo un enorme successo, perché permette anche alle persone comuni di progettare i propri spazi in modo semplice e autonomo. Google inoltre permette ai fruitori di diffondere le proprie creazioni applicandole direttamente sulle immagini satellitari di Google Earth, oppure condividerle attraverso il servizio 3D Warehouse. Questi sono esempi di programmi che abitualmente l’architetto usa, ma la sua conoscenza nel campo dell’informatica applicata all’architettura termina qui. Le tecnologie digitali che potrebbero essere sviluppate per aiutare questa professione, in Italia, ancora sono arretrate. Un’innovazione potrebbe essere la biblioteca digitale che sfrutta un software open source per condividere le risorse e cooperare. (prints.unifi.it/archive/00000275/01/indice_digitale.PDF)
Il Global Grid Forum sta sostenendo il modello Grid che assume Internet, il Web e i computer interconnessi come un’infrastruttura in cui condividere le risorse computazionali e informative. Inoltre il Global Grid Forum sta investendo nell'Open Grid Services Architecture (OGSA), ovvero un'architettura che consente di integrare e gestire i servizi all'interno di “organizzazioni virtuali” distribuite, eterogenee e dinamiche in vari contesti.

Il boom dei social network avvenne nel 2003 grazie al successo di siti come Friendster, abcTribe.com e LinkedIn. Il motore di ricerca Google, lanciò Orkut il 22 gennaio 2004. Sempre nel 2004 fu promosso Kibop, una social network in spagnolo e portoghese. In Italia il primo portale di tipo social network è stato superEva, ma sono comunque presenti le comunità di italiani su Orkut e LinkedIn.
Come si può notare dall'elenco, attualmente i social network più utilizzati sono MySpace e Facebook.


NOME e UTENTI REGISTRATI
MySpace: 253,145,404
Facebook: 200,000,000
Windows Live Spaces: 120,000,000
Habbo: 117,000,000
Friendster: 90,000,000
hi5: 80,000,000
Tagged.com: 70,000,000
Orkut: 67,000,000
Flixster: 63,000,000
Reunion.com: 51,000,000
Netlog: 42,000,000


La commissione Europea ha stabilito l’importanza dell’informatica per lo sviluppo economico nel programma i2010. Secondo questo schema l’informatica deve diventare elemento costitutivo per lo sviluppo economico. La diffusione in Italia dell’informatica è ancora largamente insoddisfacente. Alla base ci sono problemi culturali e di diffusione degli strumenti, ma inoltre ci sono problemi infrastrutturali di governo.
La diffusione di beni tecnologici in Italia sta aumentando, ma rispetto all’Europa il nostro paese rimane sempre arretrato. Si registra comunque un aumento dal 47,8% al 50,1% di possessori di computer e un aumento dal 38,8% al 42% di accessi a Internet. Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche, rispettivamente il 74,3% possiede un PC e il 60,9% l’accesso a Internet. Il resto della popolazione, ossia le famiglie composte da individui che superano i 65 anni, solo il 7,1% possiede un personal computer e il 5,5 ha l’accesso a Internet. Il divario tra nord e sud in Italia è presente anche nel campo dell’informatica. Il nord e il centro infatti possiedono più beni tecnologici rispetto al sud. In Italia il 49,9% delle famiglie non possiede un computer e il 58% non accede ad Internet da casa. I motivi per cui non si naviga in Internet sono molteplici, in primo luogo la mancanza di capacità 40,6% e in secondo luogo che lo considerano inutile o non interessante 25,2%. Il 12,9% delle famiglie non possiede un accesso ad Internet da casa perché accede da altri luoghi, l’11,6% perché considera eccessivamente costosi gli strumenti necessari per connettersi e il 12,6% perché ritiene costoso il collegamento.

Il wireless è una tecnologia sempre più diffusa. Il miglior pregio di questa tecnologia è l’assenza di cavi, e l'eliminazione dei loro costi. Nell’architettura il vantaggio maggiore è la possibilità di connettersi in qualunque posto e in qualsiasi momento della giornata. Attualmente molte città hanno un sistema WiFi, si stimano circa 4.100 punti di accesso in Italia, ma questa struttura è ancora arretrata rispetto, per esempio, ai 20 mila della Francia.
In questo modo si potranno ottimizzare i tempi di progettazione, ma anche di produzione. La figura dell’architetto non sarà più quella del progettista seduto dietro la sua scrivania, ma potrà ideare le sue creazioni in qualsiasi posto ed avere aggiornamenti in tempo reale sulle sue realizzazioni.
(www.greenprefab.com)
Si sta sviluppando una nuova tecnologia per la trasmissione dei dati chiamata Powerline Communications o anche detta “Internet Elettrica” che sfrutta le linee elettriche già esistenti per utilizzare l’accesso a internet, per l'audio, per la telefonia, per il video on demand e per le applicazioni di domotica. La rete elettrica ha il vantaggio di essere sviluppata in tutto il mondo e quindi questo limiterebbe i costi di diffusione e la capillarità di diffusione sarebbe praticamente massima.
La parola domotica deriva dal greco domos che significa casa e ticos che indica le discipline di applicazione. La domotica quindi è una scienza che abbraccia varie discipline, serve a migliorare la qualità della vita attraverso lo studio delle tecnologie.
(www.assodomotica.it)



La domotica sostituisce l’uomo nel regolare la propria casa. L’automazione domestica quindi è quella disciplina che integra le diverse tecnologie e sistemi presenti in una casa per offrire un più elevato grado di funzionalità e sicurezza. La domotica deve cercare di soddisfare tutti i bisogni dell’uomo rendendo la propria abitazione confortevole ma soprattutto sicura e protetta.
La trasformazione della struttura edile in un “Organismo” al servizio dei suoi utenti è l’obiettivo principale della domotica. Quest'organismo si integra con l’ambiente circostante e con il mondo intero. L’integrazione diviene uno strumento per i suoi abitanti creando e offrendo contenuti per la sostenibilità ambientale, per il vivere sano, per la sicurezza attiva e per quella passiva, per il confort, ma anche per la socializzazione e per i servizi di connettività.

BIBLIOGRAFIA:

- Michele Piano: Energie rinnovabili e domotica. Controlli ed ecosostenibilità nelle Zeb (Zero Energy Building), risparmio energetico, Esco (Energy Service COmpany)
- PC Pratico numeri vari
- Enrico Guidotti: Internet e comunicazione. Come cambia il modo di comunicare l’impresa con Internet

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