giovedì 16 aprile 2009

Marianna Mazzucco

Marianna Mazzucco N. Matricola 266627

Architettura, tecnologia e social network.

Pensiamo all'architettura e di conseguenza alle innovazioni tecnologiche raggiunte per la progettazione. Nello specifico si intende lo sviluppo di software per la modellazione 2D e 3D come Autocad, Maya, Catia, Revit, Rhinoceros, Lightwave,ecc..per citare i più noti. Si parla di una vera e propria rivoluzione che ha coinvolto tutto il circuito in cui opera un architetto. Un fatto ovvio e ormai già ripetuto è la trasformazione del progettista , una figura non più passiva e chiusa, ma aperta alle novità e soprattutto all'interazione con il mondo, che non considera più la geografia come un ostacolo e per questo l'architetto “si diluisce nella sinuosità della rete” . Possiamo definire l'architettura come una macchina che si muove organicamente, in cui le parti sono in funzione del tutto e che comprende molteplici protagonisti. E', dunque, superata l'idea del singolo architetto, in quanto la progettazione necessita di specializzazioni che variano di ambito in ambito. Quindi, architettura e web costituiscono oggi un binomio efficiente, considerando anche il fatto che nella blogosfera l' architettura è uno degli argomenti più trattati.

Gli strumenti che agevolano notevolmente questo “fare collettivo” tra professionisti sono certamente i social network o, comunque, quelle piattaforme digitali (tra i quali il "green prefab" di Collaboratorio) che consentono di gestire e coordinare il progetto a distanza. Generalizzando, i social network sono un fenomeno dilagante. Quando nacque internet si pensò subito alle mille possibilità che avrebbe offerto il computer, ma nello stesso tempo anche al fatto che avrebbe reso le persone più sole e isolate, ora, invece, paradossalmente, ci convinciamo del contrario. La lista dei principali social network è lunghissima e gli utilizzatori variano da poche migliaia a punte di 200/250 milioni di utenti registrati per i più attivi, tra cui Facebook, MySpaces, Flickr, Linkedin, hi5, Netlog, Badoo, Xing. Per riportare un po' di numeri Facebook, ad esempio, nel giro di 5 anni ha raggiunto i 150 milioni di utenti ( nemmeno l'iPod è stato tanto veloce), che crescono al ritmo di 41.666 all'ora, con un uploading mensile di 850 milioni di foto. Ora, secondo le stime, gli iscritti raggiungono i 200 milioni (in paragone la popolazione di Italia, Francia e Germania messe insieme). Possiamo, dunque, pensare che queste piattaforme digitali comportano una minor perdita di tempo per quanto riguarda gli scambi di informazioni; si considera l'entrata in gioco di protagonisti più specializzati, in quanto si ha la possibilità di riunire i professionisti più capaci senza dover macinare km per trovarli, e, grazie alle innovazioni tecnologiche a disposizione, è possibile ottimizzare i tempi e i costi di realizzazione del progetto, nonché limitare lo spreco di materiali nel momento della messa in opera. Rappresentano, dunque, un punto di contatto per tutti coloro che cooperano per la realizzazione del progetto. L'obiettivo è proprio quello di ottenere un rapporto più stretto tra committente e progettista, ma non solo. Viene coinvolto tutto il "team" che sta alla base del "meccanismo architettonico" . Si parla di un rapporto diretto anche con il lato più pratico della progettazione, di un'interazione tra le diverse discipline che la interessano, rendendo più fluidi i contatti, agevolando i rapporti.

Tuttavia un punto da non trascurare riguarda lo sviluppo dell'informatica in Italia. Secondo diverse stime da ICT e IDC, del 2007, nel 2006 utilizzava il PC solo il 38% degli Italiani, nella propria azienda (il 51% in Europa). Inoltre, il 19% delle aziende italiane acquistava su Internet (il 38 % in Europa) e un 3 % vendeva attraverso il web. Alla base vi sono problemi culturali e di diffusione degli strumenti: nel 2006 il 59% dei cittadini italiani non aveva alcuna competenza informatica, anche basilare. Questo nel 2006, ma nel 2008 l'Italia sembra non aver ancora intenzione di valorizzare l' "Information technology", nonostante le grandi possibilità offerte dal web e dalle sue applicazioni, che in altri Paesi hanno determinato lo sviluppo in innumerevoli settori. Ciò nonostante vi sono, comunque, segnali positivi: un orientamento positivo verso un rilancio dell'industria informatica del nostro Paese proprio perché l'innovazione informatico-tecnologica è alla base di qualsiasi tipo di crescita, anche nell'ambito della progettazione architettonica.

Una componente che gioca, però, a favore del web è la tecnologia wireless , in quanto la comunicazione diventa totale. Si ha la possibilità di scambiare informazioni lavorative in tempo zero (ad esempio attraverso la tecnologia bluetooth, metodo economico e sicuro, utilizzabile da diversi dispositivi come cellulari, palmari, portatili, fotocamere digitali e altro).

Il vantaggio di tutto ciò è la linea comune del "fare di più con meno", che non vuol dire con una minore qualità. É una linea che può essere portata avanti concretamente proprio in quell' ambito in cui oggi si sta investendo di più, ossia la sostenibilità: realizzare case a consumo zero grazie all'ausilio di tecnologie avanzate applicate alla progettazione di edifici ad uso residenziale. Per citare un esempio, Mario Cucinella ha ideato la casa a basso costo, a misura di desiderio, a basso impatto ambientale. Una casa a emissioni zero, che, grazie alle fonti di energia alternativa, copre tutti i suoi consumi e produce un "surplus di elettricità, da usare per scopi rigorosamente puliti". Cucinella segue le aziende che propongono nuovi prodotti per l'edilizia e collabora con partnership per una nuova generazione di materiali; nello stesso tempo progetta contemporaneamente in Cina, a Ningbo, a Podgorica in Montenegro ecc... Ulteriormente la tecnologia rende possibile l'idea di Casa Intelligente. Una casa che tiene sotto controllo ogni sua applicazione; una gestione autonoma tutti gli ambienti (anche collegati in rete in alcuni edifici di recente costruzione). Il monitoraggio delle condizioni degli ambienti, il controllo e la regolazione automatica degli impianti, il controllo dei consumi sono solo alcuni dei vantaggi della "casa del futuro". Per fare degli esempi, è stata progettata dal Politecnico di Milano una casa dotata del senso del tatto, grazie a una speciale pelle hi-tech che ricopre gli arredi. E ancora la casa "eco-tecnologica-prefabbricata". Segue i requisiti della residenza moderna, sostenibile, confortevole energicamente e tecnologicamente intelligente. Soprattutto dal punto di vista economico, si tratta di un edificio prefabbricato che costa senz'altro meno di un immobile tradizionale. Ad esempio la serie Lv progettata da Rocio Romero o le case mobili della svedese Michelle Kaufmann (connubio tra efficienza energetica, sostenibilità e tecnologia). E ancora i modelli presentati dallo studio svedese Kjellgren Kaminsky Architectus e i prefabbricati dell'azienda emiliana CasaalQuadrato, ecolocigi, sostenibili e dotati delle tecnologie più avanzate. La "macchina da abitare" dei progetti di Le Corbusier diventa possibile.



Fonti cartacee utilizzate:

  • Wired, n. 2, Aprile 2009
  • Wired, n. 3, Maggio 2009

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