mercoledì 29 aprile 2009

Massimiliano Ros

Ros Massimiliano mat 266498

È cambiato molto, moltissimo, dal lontano 1963 in cui vide luce DAC-1, il primo programma per la rappresentazione grafica su computers. (http://www.computerhistory.org/timeline/?category=gg) Oggigiorno l’architetto dispone di moltissima tecnologia a suo favore dai software di rappresentazione 2D a quelli di modellazione 3D. Il futuro delle tecnologie digitali a sua disposizione sarà nel miglioramento di quelle già esistenti o nell’applicazione di altre al campo dell’architettura: ampliamento di banche-dati non solo per una consultazione di massa ma disponibili anche per verifiche o per fungere da archivio storiografico; miglioramento delle qualità di rendering e di stampanti 3D; ma l’elemento che personalmente mi affascina maggiormente è l’applicazione dei laser scanner al campo architettonico, non limitatamente al restauro o al rilievo, ma per la possibilità di avere già dei primi rendering (grazie ai nuovi scanner RBG), di elaborare dei modelli 3D partendo dalle nuvole di punti e la conseguente facilità nell’ottenere sezioni, prospetti, ecc.

Unison


MicroGeo



Un altro elemento che potrà diventare sempre di più un luogo di lavoro per l’architetto sono i social network. Oggi i più utilizzati sono: facebook (175 mln nel mondo, 5,5 mln in Italia), myspaces (81 mln nel mondo, 2,1 mln in Italia), netlog (42 mln nel mondo, 3 mln in Italia), badoo (13 mln nel mondo, 1,5 mln in Italia), linkedin (36 mln nel mondo, 400 mila in Italia) e twitter (6 mln nel mondo, 8 mila in Italia).

Dobbiamo però anche tenere conto dei limiti delle tecnologie informatiche. Storicamente, infatti, non è mai accaduto che tutti avessero la stessa possibilità di accedere a questi nuovi strumenti, per fattori culturali o sociali; ne deriva una vera e propria divisione digitale. Inoltre a causa della mancanza o in alcuni casi della totale assenza di filtri, il tipo e la qualità dei contenuti a disposizione sono molto scadenti. L’uomo sta compiendo un ulteriore errore, quello di richiedere ai calcolatori elettronici capacità cognitive della mente umana: un limite insuperabile. (http://209.85.129.132/search?q=cache:wwvzTyZ3oA0J:www.uniud.it/ateneo/organizzazione/storia/inaugurazioni/inaugurazione2006.htm/prolusione_tasso.pdf+prolusione+carlo+tasso&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&client=firefox-a)
Una tecnologia sottovalutata in campo architettonico è il wireless. Esso ci fornisce la capacità di controllare in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, per esempio, lo stato di produzione di un edificio; facilita il lavoro in team; ci permette di contattare persone distanti da noi che potrebbero essere sia committenti che collaboratori. Il wireless ci permette insomma di essere ovunque con chiunque in qualsiasi momento.
La domotica è la tecnologia a servizio degli ambienti in cui l’uomo vive. I suo scopo è quello di aumentare il comfort, la sicurezza, la flessibilità e il risparmio. Ulteriori tecnologie applicabili per migliorare questo settore sono il wireless per quanto riguarda la funzione di controllo e monitoraggio a distanza, l’automazione di luci e tapparelle per aumentare i comfort, e le termoregolazioni per ridurre al minimo gli sprechi di energia.

Simpsons, puntata parodica sulla domotica (da min 7’30)



Bibliografia:
• Paesaggio Urbano: dossier di cultura e progetto della città. A XIIV, N 2, 2005.
• Focus. maggio 2009.
• Computer Grafica. aprile 2009.

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