giovedì 23 aprile 2009

Marco Ludovico

Marco Ludovico matricola 266320

“Una rete sociale (spesso si usa il termine inglese social network) consiste di un qualsiasi gruppo di persone connesse tra loro da diversi legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale, ai rapporti di lavoro, ai vincoli familiari. Le reti sociali sono spesso usate come base di studi interculturali in sociologia e in antropologia.” (Fonte www.wikipedia.it)

Tutto ciò era sconosciuto ed impensabile fino a qualche anno fa. La nascita di questo fenomeno culturale, pari forse alla scoperta del cinematografo e del telefono, sta lentamente cambiando le dinamiche del mondo non solo al livello sociale ma anche nell’ambito lavorativo e concettuale come nel caso dell’Architettura.

E così, allo stesso modo in cui nel 1400 venne scoperto il disegno come strumento per studiare proporzioni e forme geometriche, oggi vengono scoperte dal mondo dell’architettura tecnologie digitali in grado non solo di rappresentare graficamente ma anche di dare un’ anima e di far vivere un progetto.

Dunque non solo è possibile produrre un modello tridimensionale ma anche visitarlo e visionarlo come stessimo vedendo un film.
La riuscita di un progetto dipende anche da come questo viene presentato.

Probabilmente in un futuro prossimo sarà anche possibile osservare l’architettura da diverse prospettive e da diversi punti di vista grazie ad un’interazione immediata ed intuitiva con quanto vediamo accadere su uno schermo grazie allo sviluppo dei sensori di movimento.
Di seguito un esempio:
http://www.youtube.com/watch?v=aD9QbspDqaE&feature=fvsr

La progettazione architettonica si allontanerà sempre di più dalla fredda realtà di uno studio per prendere i connotati di Tv, cinema e Videogiochi in modo tale da accattivare una parte sempre più grande di pubblico che avrà a sua volta la possibilità di accedere al nostro progetto grazie alle capacità di internet.

In questo senso verranno utilizzati sempre più i Social Network o comunque le piattaforme che permetteranno lo scambio di qualsiasi informazione tra utenti.
Attualmente il più grande social network nella rete è Facebook e a seguire Twitter, Tumblr e Del.icio.us (Fonte http://www.venicemarketingreport.com/)

Questi siti permettono all’utente di registrare gli account dei propri amici, di pubblicare foto, video, file e pensieri.
E’ un’evoluzione sociale molto importante perchè mai prima d’ora c’era stata tanta possibilità di affermare il proprio ego seppur in ambito virtuale.

I Social Network rappresentano anche una grande opportunità nel mondo del lavoro:
pubblicizzarsi in internet permette di uscire dalla realtà territoriale e di proporre il proprio lavoro praticamente in tutto il mondo.
Questo sistema permette inoltre di misurarsi con persone di nazioni diverse in modo tale da mettere a confronto saperi e culture differenti.

Nell’ambito architettonico questo è un grande vantaggio perché l’architetto potrà trovarsi in qualsiasi luogo del mondo e collaborare con un collega di un altro continente su un progetto salvato in rete.

In realtà questo concetto ancora fatica a farsi strada nella mente degli architetti.
Il web e la tecnologia vengono ancora visti con diffidenza probabilmente perché una produzione è ritenuta ancora un qualcosa per pochi e non un concetto che emerga in un ambito più aperto e coinvolgente come può essere quello del web.

Inoltre la pubblicazione dell’architettura in Italia poggia ancora sulle circa cento riviste specializzate che non consentono un confronto aperto e critico con la società ma anzi marcano ancora di più la chiusura. (Fonte www.architettimacerata.it )

Molti architetti temono i concorsi e le critiche che una realtà come il web esalterebbe, dunque il maggior ostacolo allo sviluppo dell’informatica e del web nel campo dell’architettura è sicuramente la mentalità per certi versi chiusa degli architetti.

Cosa decisamente negativa considerando le mille possibilità che la tecnologia oggi ci propone.
Basti pensare al sistema wireless per lo sviluppo dei progetti.
Come dicevo prima, una singola produzione potrebbe essere condivisa tra colleghi di tutto il mondo grazie ad una rete mondiale.
Questo progetto è oggi lanciato dalla Fon, un azienda in fase di start up che incoraggia appunto a condividere i propri accessi wireless alla rete con i vicini. (Fonte www.dgmag.it )

Ciò darebbe la possibilità di avere internet veloce in qualsiasi parte della terra e di costruire un sistema di peer-to-peer (una rete di computer o qualsiasi rete informatica che non possiede nodi gerarchizzati come client o server fissi, ma un numero di nodi equivalenti, in inglese peer, che fungono sia da cliente che da servente verso altri nodi della rete. Fonte www.wikipedia.it ) che permetterebbe lo scambio di dati in maniera libera tra tutti gli utenti.

Lo sviluppo tecnologico comunque non riguarda e non riguarderà soltanto lo sviluppo del web ma anche le tecnologie atte a svolgere funzioni “reali” e non virtuali.
Nello specifico la domotica assumerà sempre più rilevanza nella costituzione delle case, degli uffici e di tutte quelle strutture antropizzate.

Sarà possibile controllare il clima, le dispense di cibo, l’antifurto, la luce, l’irrigazione delle piante e molto altro tramite un supporto tascabile direttamente collegato al cervello della nostra casa.
Gli spazi a cui dovranno pensare gli architetti non riguarderanno più i semplici arredi e servizi ma anche tutto quello che è a servizio della domotica.

Una tecnologia come la TouchWall della Microsoft (un desktop interattivo presentato al CEO summit 2008. Fonte www.pcpiufacile.it ) necessiterà di nuovi elementi distributivi all’interno dell’abitazione come muri o superfici che daranno modo di sviluppare una nuova serie di ragionamenti architettonici.

In uno studio di architettura ad esempio non sarà più necessario porre un tavolo con computer e stampante, ma basterà un muro, magari al centro della stanza per rilevarne l’importanza, sul quale si proietterà il progetto:
http://www.youtube.com/watch?v=qX8wOjUbmww&feature=related

Per concludere penso che l’architettura e la tecnologia siano ormai coniugi inseparabili e l’uno necessita dell’altro per svilupparsi e migliorarsi.
Qualsiasi cosa succederà dal futuro non possiamo aspettarci altro che buone cose.

Fonti cartacee utilizzate:
Abitare n° 489 02.2009
Wired n°1 Marzo 2009
Il cortese n°1 Aprile 2009

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